Cosa succede quando all’interno di una coppia eterosessuale è l’uomo a perdere il desiderio sessuale?
C’è un aspetto delle relazioni di cui si parla ancora troppo poco: il calo del desiderio maschile.
Per colpa delle inibizioni culturali, del modello “superman” che si impone ancora oggi all’immaginario collettivo e non cede il passo alla più umana fragilità della persona in quanto tale.
Cosa succede quando è lui a smettere di cercare il contatto, l’intimità, il rapporto fisico, e non a causa di un’altra donna ma per qualcosa che si spegne dentro – un calo ormonale, una crisi personale, o semplicemente una distanza che cresce… e di cui non ci si era accorti?
Perché il quotidiano può risucchiarti in un vortice di abitudini che “annebbiano la vista” e creano automatismi.
Sia chi vive questo calo del desiderio, sia chi lo subisce, vive una condizione nuova che può destabilizzare e portare a distanze sempre più lunghe, a incomunicabilità e silenzi che sembrano spaccare i timpani. Voragini di dubbi, ricerca e frustrazioni rischiano di creare muri impenetrabili.
Chi vive il calo del desiderio maschile, può non riconoscersi in questa indifferenza verso l‘intimità con la partner, provando un senso di imbarazzo o vergogna. Ma anche un senso di frustrazione personale che apre a tanti interrogativi.
Ma anche chi vive accanto al partner sessualmente spento, inizia un viaggio fatto di domande senza risposta, paure taciute e bisogni non riconosciuti.
Ed è proprio di queste due diverse “sofferenze” che voglio parlare qui. L’una specchio dell’altra. L’una che alimenta l’altra.