Perdere un animale domestico non è ‘solo un momento triste’. È un vero e proprio lutto, con le stesse fasi emotive della perdita di una persona cara. 

Il dolore per la perdita di un animale domestico può essere devastante quanto quello per un familiare umano. 

Eppure a volte viene sottovalutato, probabilmente da chi non ha mai avuto la fortuna di ricevere l’amore incondizionato di un animale. 

Il lutto per un animale va rispettato e affrontato con attenzione per chi lo sta vivendo.

Sono la dottoressa Elisa Cassi e questo è il mio blog dove condivido riflessioni, guide, spunti e consigli.

Oggi voglio parlare di come superare la perdita di un animale domestico con alcuni processi di elaborazione che possono aiutare in un momento molto triste. Io stessa ho dei cani che amo con profonda dedizione.

Dire addio non è mai facile

I nostri animali domestici sono spesso considerati parte della famiglia e dire loro addio può essere un momento molto difficile ed emotivamente estenuante.

Può essere un addio naturale o condizionato dalla decisione più difficile che ci si debba ritrovare a prendere, quando vedi il tuo gattino o cagnolino soffrire. 

Non ci sono decisioni più o meno semplici. Ma ci sono sicuramente momenti di puro dolore da affrontare. Purtroppo c’è un momento per tutto, anche per il dolore e per la perdita. 

La vita ci costringe a sperimentarne la ruvidezza, l’ineluttabilità. Possiamo solo accettarne l’esistenza e viverlo con la giusta dose di razionalità e leggerezza, serbando nel cuore ciò che abbiamo vissuto e che nessuno mai porterà via, neanche il tempo, e godendo di ciò che abbiamo nel presente.

Come superare il lutto di un animale domestico?

Non c’è una soluzione per il superare il lutto in generale, che sia la perdita di una persona o quella del proprio cane, gatto o altro animale che abbiamo accolto in casa. 

Come psicoterapeuta posso solo consigliare alcune “strategie” o meccanismi che possono alleviare il dolore. Fermo restando che, nostro malgrado, il dolore fa pur sempre parte di noi, e come tale va integrato nel vissuto, accettato e condiviso.

Perché è importante capire da dove viene quel dolore per il lutto del tuo animale domestico?

Un metodo cui si ricorre in psicoterapia, in particolare quella junghiana, è l’analisi di ciò che si prova. Non è facile fare autoanalisi, ma può essere di vero aiuto per superare le fasi più angoscianti della perdita e piano piano incamminarsi verso la comprensione.

In questo caso, si tratta di guardare in faccia il proprio dolore e chiedersi qual è la causa vera e profonda? Perché sto soffrendo così tanto, cosa rappresenta per me questa perdita? 

Analizzare la natura del dolore e della sofferenza è sicuramente un passaggio complicato, ma anche utile per riconoscerlo e guardarlo da una prospettiva più razionale. 

Razionale non significa privata di sentimento o di emozioni. Significa solo una visione più lucida e critica, qualcosa che non è completamente comandato dalle emozioni e che si lascia “lavorare”.  

Guardare qualcosa con lucidità aiuta a ricollegarci con la realtà. 

Ecco che il dolore ritrova una sua dimensione più fisica, più umana, all’interno di un significato che ci permette di soffrire, anche tanto, ma anche di capire e superare. Anche se piano e con mille “acciacchi”.

Lasciar vivere le emozioni senza reprimerle

’altra parte è anche vero che le emozioni vanno lasciate vivere senza costringerle nel barattolo dei risparmi. Non vanno represse perché rischiano di accumularsi e di finire per esplodere facendo molti più danni.

Concediti un pianto liberatorio, riconosci la tristezza e lasciala passarti attraverso. Se senti di non riuscire a venirne a capo, allora potrai chiedere un aiuto più incisivo.

Accorgiti di quello che stai provando, non fingere che non esista.

Ecco perché il dolore del lutto è così insopportabile

Gli animali ci amano “senza il condizionamento del legame”. Loro sono i custodi dei nostri segreti e ci accettano per quello che siamo. 

Quando le nostre abitudini quotidiane includono gli animali domestici, la loro perdita può far vacillare il nostro senso di casa, sicurezza e identità d’amore.

Nel corso del tempo mi è capitato di ascoltare persone dire “non riesco a immaginare la mia giornata, la mia casa, il mio divano, il mio giardino senza [il mio gatto o il mio cane].”

Ed è vero: quando accogli in casa un animale non riesci più a ricordare com’era la tua vita prima. 

Il sostegno degli altri

Un aspetto che trovo molto importante è il sostegno degli altri, la presenza della famiglia e degli amici più cari. 

Sono coloro che hanno condiviso i momenti di vita con il tuo cane o gatto. Sono i depositari di una memoria storica che ti rimanda immagini, sensazioni, suggestioni che possono fare male, sì, perché tornano come pugni nello stomaco, ma che sono anche tracce dell’esistenza di un legame che ti ha fatto del bene, che ti ha dato gioia, che è esistito. Non puoi e non vorrai liberartene. I ricordi torneranno alla tua mente, ma prima o dopo proprio grazie a loro, proverai la sensazione che chi è andato via in realtà è ancora – un po’ – con te.

Sì, gli altri, chi ti ama, sente cosa provi ed è lì quando sentirai scivolare le lacrime copiose e infuocate fino a non vederci più, può darti un grande sostegno emotivo. 

Piano piano quel vuoto nello stomaco e quel dolore nel petto che ti fa mancare l’aria, diventeranno un sorriso dolce, ogni volta che il pensiero si poserà delicato sul ricordo.

Il lutto è questo: un vuoto che non si colma ma che si può curare accettandolo e condividendolo.

Accogliere un altro animale in casa può portare conforto?

Ogni animale è unico. Ha la sua identità, la sua personalità, il suo modo di dare affetto e presenza. Pensare di colmare il dolore con il “rimpiazzo” non produrrà gli effetti sperati. Ma come potrebbe del resto? Nessuno può prendere il posto dell’altro. E questo vale anche per gli animali.

Il concetto è un altro: accogliere con amore un altro animale, amandolo per quello che è e per quello che ci potrà donare. Questa apertura al contempo agirà come cura e conforto.

Come aiutare i bambini a superare la perdita di un animale?

È importante essere onesti con loro e permettere loro di esprimere il proprio dolore nel modo più adeguato alla loro età.

Mentire non avrebbe senso alcuno perché l’assenza del “compagno di giochi” sarebbe comunque una realtà concreta. Dire la verità è un atto di generosità perché da questa si impara a vivere le cose con maggiore aderenza alla realtà. E alla realtà appartiene anche la perdita. Poi certamente non dirai al bambino di 3 anni che il gattino è morto. Potrai dire che è diventato un angelo che lo seguirà sempre guardandolo dall’alto. A volte le nuvole hanno la forma di un cagnolino o di un gattino. Ecco trovare anche versioni di questo genere può essere una soluzione per dire la verità senza traumatizzare.

Come vivono il lutto gli altri animali in casa?

Anche gli altri animali domestici possono risentire della perdita e manifestare cambiamenti nel comportamento. In questo caso è importante compensare con le giuste attenzioni e mantenere le abitudini di vita. 

Quanto tempo serve per elaborare il lutto?

Non esiste una durata precisa e definita per superare la perdita di un animale domestico. Ogni persona vive il lutto in modo diverso. Dipende anche dal percorso di consapevolezza che è intercorso tra la malattia e la morte. Possono volerci settimane, mesi o persino anni.

La cosa fondamentale è che il dolore, col tempo, diminuisca a piccoli passi. È importante, però, rispettare i propri tempi e non pretendere di accelerare il percorso.

Quando cercare aiuto professionale?

Il lutto per la perdita di un animale domestico può diventare molto intenso. A volte interferisce con il sonno, l’appetito e con le normali attività quotidiane. Se questo accade, è importante rivolgersi a un professionista. Un supporto psicologico mirato può aiutare a gestire meglio le emozioni e a ritrovare l’equilibrio.

Stai vivendo un momento di sofferenza per la perdita del tuo animale domestico? Vuoi condividere la tua esperienza? 

Scrivimi per parlare insieme delle tue sensazioni.