Che cos’è la Sindrome di Lima? Come si manifesta e quali conseguenze produce in chi ne è affetto? Ne parlo in questo post che ti invito a leggere per approfondire gli aspetti peculiari di questa sindrome.

Il mondo delle sindromi è piuttosto ampio, ce ne sono tante e diverse e con varie implicazioni dal punto di vista emotivo e psicologico. Non tutte le sindromi comportano lo stesso grado di “sofferenza”. Inoltre, alcune colpiscono di più la sfera intima, interessando le relazioni private, come ad esempio la sindrome della crocerossina.

Cos’è la Sindrome di Lima?

La sindrome di Lima – che deve il suo nome a un fatto accaduto nel 1996 all’Ambasciata giapponese di Lima – si manifesta in persone che sviluppano un forte legame empatico con le loro vittime.

Sì, proprio così, dapprima avviene l’atto coercitivo perpetrato dalla figura del carceriere, del rapitore, del seviziatore o da altra persona con il forte potere di controllo sull’altro, poi, la svolta: un atteggiamento di compassione che trasforma il “carnefice” nel liberatore.

La sindrome di Lima porta, quindi, il sequestratore a empatizzare con i bisogni, le sofferenze, le emozioni della sua vittima, fino addirittura a favorirne la fuga o la liberazione.

All’origine di questo radicale cambiamento che avviene nel corso della prigionia sembra esserci il senso di colpa che prova chi è consapevole di commettere un reato nei confronti di altre persone.